La capacità di mentalizzazione consiste nel riconoscimento degli stati mentali altrui.
Nello specifico, è ciò che ci permette di capire un comportamento altrui e di riconoscere agli altri degli stati mentali.
Seppur sembri banale, in realtà si tratta di un’importante capacità.
Poiché è così complessa, essa si acquisisce intorno al quarto anno di vita.
Intorno ai primi tre anni di vita, i bambini non sono in grado di ‘mettersi nei panni degli altri’.
Per arrivare a queste evidenze, nel campo della psicologia, diversi psicologi hanno condotto un elevato numero di esperimenti.
Possiamo infatti citare autori quali Piaget, Vygotsky e molti altri: tutti interessati alle tappe evolutive dei bambini e allo sviluppo delle capacità mentali.
In un recente studio, creato per testare la capacità di mentalizzazione di bambini, alcuni ricercatori hanno elaborato una situazione sperimentale.
I bambini che hanno partecipato , hanno circa 3 – 4 anni.
In una prima fase sperimentale gli viene mostrata una scatola di cioccolatini contenente delle matite. Successivamente li viene chiesto cosa avrebbero risposto a delle persone “se gli avessero domandato il contenuto della scatola”.
Le risposte sono state di due tipi:
- Risposta ‘matite’per i bambini che non avevano ancora acquisito la capacità di mentalizzazione.
- Risposta ‘cioccolatini’ per i bambini con la capacità di mentalizzazione e dunque in grado di riconoscere la diversità di pensiero tra sé e gli altri.
La capacità di mentalizzazione è fondamentale nella vita di ciascuno di noi in quanto ci da la consapevolezza della diversità di pensiero. Inoltre, ci permette di entrare in risonanza con gli altri, comprendere e prevedere i comportamenti altrui.
Fonte: Popular Science