L’insonnia è causa di vari malesseri.
La mancanza di sonno e l’impossibilità di dormire serenamente minano l’equilibrio psico-fisico di una persona.
Essa, infatti, può causare emicrania, indebolimento delle capacità di memoria e concentrazione, sbalzi d’umore.
Oggi, grazie agli studi dell’Università di Exeter e del Massachusetts, sono stati individuati 57 geni associati ai sintomi dell’insonnia.
I ricercatori hanno identificato diverse regioni del DNA che contribuiscono all’insonnia.
Queste parti di DNA sono coinvolte nei circuiti delle emozioni, dello stress e della tensione.
Prima, invece, si era soliti pensare che fossero coinvolti solo i circuiti cerebrali del sonno.
Si tratta di una scoperta notevole che potrebbe portare a sviluppare nuovi trattamenti.
I trattamenti in questione ridurrebbero il rischio di depressione e malattie del cuore.
Sembra che l’insonnia condivida le basi genetiche con disturbi psichiatrici e malattie del metabolismo. Infatti, i ricercatori hanno la prova che il rischio di depressione aumenti a causa di questo disturbo.
La correlazione studiata dai ricercatori si rivela di fondamentale importanza per ridurre i rischi di depressione e il rischio di condurre una vita infelice, stressata, ricca di tensioni ed emozioni negative.
L’insonnia può talvolta verificarsi ma se diventa una situazione ricorrente occorre rivolgersi a degli specialisti per individuare le cause scatenanti il disturbo.
In questo modo, si avranno più possibilità di ristabilire il proprio equilibrio e la propria vita.
Fonte: Popular science