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Solo Successi di Annamaria Giancaspero

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Tag: sessuologo

Pubblicato il Novembre 29, 2022Novembre 29, 2022

Psicologia del tradimento

Vi siete mai chiesti perchè si sceglie di tradire?

La fiducia, la mancanza di passione sono fondamentali   in un rapporto e, quando vengono meno, la crisi è in agguato.  Scoprire il tradimento del partner o anche solo il semplice sospetto  può decretare la fine di una relazione.

Quali sono le possibili ragioni ?

L’età è un fattore che incide sull’infedeltà.  Gli anni in cui ci si avvicina ad un nuovo decennio sono  i più critici, soprattutto i 29 ed i 49 anni. Altro parametro che influenza la propensione al tradimento è il numero di anni di matrimonio o convivenza, perchè spesso il rapporto si da per scontato. Senza dubbio una buona percentuale di tradimenti avviene per mancanza di qualcosa ( passione, interesse, scarsa comunicazione) o di bisogni personali che la/il partner non riesce a soddisfare.

Alcuni esempi

  • Non ricevere le attenzioni desiderate
  • Avere un rapporto insoddisfacente (emotivo, sessuale, mancanza di comunicazione, ecc.)
  • Vivere un rapporto oramai “appiattito”
  • Essere stanco della routine
  • Desiderio di essere al centro dell’attenzione di qualcuno, per soddisfare un proprio bisogno di amore, attenzione, autostima
  • Voler punire il partner per qualche sua mancanza

Cosa fare in questi casi?

Certamente la prima cosa da fare e non aspettare troppo tempo, affrontare subito la problematica, per non cristallizzare la crisi.

E’ un momento che richiede coraggio e voglia di rimettersi in discussione, ma se alla base di partenza c’è stato un rapporto d’amore reale e concreto  è necessario impegnarsi anche con l’aiuto di un sessuologo, per ritrovare quell’intimità perduta e riscoprire la nuova entità dell’altro. Spesso sono gli stessi protagonisti della crisi  che non  si conoscono o riconoscono piu. Il vero errore è darsi per scontato e non valutare che negli anni le persone crescono, cambiano si evolvono.

Dr.ssa Annamaria Giancaspero

 

Pubblicato il Ottobre 14, 2020Ottobre 6, 2022

Il Sessuologo

Chi è il sessuologo e di cosa si occupa?

Oggi cerchiamo di approfondire il ruolo del sessuologo e ciò di cui si occupa.

Il termine sessuologo  talvolta fa sorridere, ma allo stesso tempo può intimorisce  alcune persone, di qualsiasi età. Ancora oggi la parola sessualità risulta essere un tabù.

Che tipo di formazione ha un Sessuologo clinico?

Il sessuologo, oltre ad essere uno psicologo, ha una formazione quadriennale in Sessuologia clinica. Il sessuologo non è semplicemente colui il quale si occupa di sesso bensì è un professionista che tratta tematiche relative ai disagi personali, alle relazioni affettive nei confronti del partner , delle difficoltà sia di natura fisiologica sia psicologica.

Purtroppo, nonostante viviamo nel 2020, ci sono ancora molte persone, soprattutto nella fascia d’età sopra i 40 anni, che mostrano delle chiare difficoltà a parlare della propria sessualità in modo naturale e privi di Tabù

Anche per i giovani italiani parlare apertamente delle proprie relazioni intime non è così facile; tuttavia i loro timori sono minori rispetto a quelli degli adulti.

In altri Paesi, invece, l’argomento sessualità è del tutto naturale, viene trattato in maniera libera e senza imbarazzo o vergogna.

Perché recarsi dal Sessuologo?

Le motivazioni che spingono uomini e donne a recarsi da un sessuologo sono diverse.

Tipicamente le donne hanno problemi di  dipendenza affettiva , delusioni affettive o anorgasmia, o difficoltà nei rapporti sessuali.

Gli uomini, invece, decidono di andare dal sessuologo per importanti problemi di natura sessuale personale. Spesso sono proprio gli uomini a decidere di essere accompagnati dalla propria partner in terapia.

Tra i principali disturbi sessuali possiamo elencare:

  • Calo del desiderio
  • Anorgasmia
  • Dispauremia
  • Vaginismo
  • Disturbi deficit erettivo
  • Difficoltà relazionali nella coppia
  • Sexual Addiction

Nonostante i numerosi casi di terapia sessuale individuale, vi sono soprattutto moltissime coppie che richiedono una terapia.

Tra le problematiche di coppia maggiormente trattate troviamo i matrimoni bianchi ovvero i matrimoni non consumati. Altra problematica ricorrente è anche l’ipodesiderio cioè il ridotto o assente desiderio di intimità nella coppia.

Quali risultati si raggiungono?

È bene sottolineare che l’80% delle terapie sessuali hanno esiti favorevoli.Ciò significa che i problemi lamentati dal singolo o dalla coppia si risolvono con successo.

Dr.ssa Annamaria Giancaspero

https://www.spreaker.com/user/10717255/andare-dal-sessuologo

Pubblicato il Settembre 25, 2018

Cybersex

Non è certo una novità il fatto che Internet abbia rivoluzionato il nostro modo di relazionarci con gli altri. Ma in che modo la rete può influire sulla nostra vita affettivo sessuale?

Sempre più persone sfruttano gli strumenti informatici a loro disposizione per avere dei rapporti sessuali virtuali:  in questo caso parliamo di cybersex.

Il cybersex può essere praticato sia da estranei che si conoscono in rete sia da coppie stabili che non possono avere rapporti sessuali nella realtà (talvolta per distanza geografica).

Sia da coppie clandestine che desiderano rendere piu piccante il loro rapporto sessuale

Solitamente chi pratica questo tipo di attività si scambia messaggi in cui si esprimono i propri desideri e fantasie sessuali (sexting) e si fanno richieste esplicite all’interlocutore (ad esempio chiedendo foto o video a carattere erotico).

Il cybersex può quindi in alcuni casi essere di aiuto per quelle coppie che devono affrontare lunghi periodi di distanza fisica, tuttavia può portare anche a dei rischi.

Infatti, esiste una variante patologica del cybersex, ovvero la cybersex addiction, che consiste nell’utilizzo compulsivo di internet per cercare partner erotici.

Questa spasmodica ricerca di attività sessuale virtuale può portare a gravi conseguenze: spesso infatti gli individui affetti da questa dipendenza tendono a distaccarsi totalmente dalla realtà, allontanandosi dai loro affetti reali. Chi ha una relazione stabile nella vita reale tende a danneggiarla gravemente rifugiandosi nei meandri della rete, attratto da un mondo lussurioso che promette esplosioni di piacere infinite.

Ma cosa spinge esattamente una persona a preferire rapporti virtuali rispetto a quelli reali?

I motivi possono essere diversi. Prima di tutto si sa, essere se stessi su internet è semplice: nessuno sembra avere timore di raccontare i propri segreti, anche quelli più nascosti. Forse perché si sta chattando con degli sconosciuti che non hanno pregiudizi sulla persona.

In secondo luogo conoscere persone nuove su internet è qualcosa di immediato: oggi, nella vita reale potrebbe sembrare addirittura strano o inquietante che uno sconosciuto si avvicini per fare due chiacchiere. Su internet invece è la normalità. Le persone più insicure (sia sul proprio aspetto fisico che per altre ragioni) possono trasformarsi in rete: possono essere chiunque vogliano, possono immediatamente diventare più belle, più simpatiche e, perché no, più intelligenti.

Ci si sente in qualche modo protetti dallo schermo del computer, dall’anonimità.

Infine, molto frequentemente il cybersex viene usato come vera e propria via di fuga dallo stress della vita quotidiana. Per alcuni è gratificante ogni tanto (o molto spesso) sapere che anche se la vita di tutti i giorni è monotona e stancante c’è sempre qualcuno online pronto a soddisfare le proprie esigenze sessuali (anche se solo virtualmente).

Il consiglio migliore che si possa dare ai soggetti che soffrono di cybersex-addiction è quello di distaccarsi completamente dalla rete, almeno per un certo periodo di tempo, per riallacciare rapporti veri, con persone reali.

E’ particolarmente rischioso per le generazioni più giovani perché in questo modo la sessualità perde il suo valore iniziale di conoscenza ed intimità con il proprio partner e diviene una ricerca spasmodica di innalzare i livelli del puro piacere fisico utilizzando webcam, video e siti porno perdendo il vero sapore della sessualità.

 

https://www.spreaker.com/user/10717255/cybersex-si-o-no

 

Pubblicato il Maggio 20, 2018Maggio 21, 2018

Cosa succede nel cervello quando siamo felici ?

Nello stomaco sentiamo le farfalle, ma cosa accade nella nostra testa quando siamo felici?

I ricercatori dell’Università di Pisa con uno studio, pubblicato su Cell eeports, hanno scoperto come la serotonina agisce sul nostro cervello.
Il funzionamento del cervello si basa su un’estesa rete di comunicazione tra neuroni appartenenti a regioni diverse. Nel caso della serotonina, si è osservato che questa specifica popolazione di neuroni attiva tutti i distretti del cervello, ma non nello stesso momento. Le prime regioni a essere interessate sono l’ippocampo e la corteccia cerebrale, non a caso due aree deputate a regolare il “comportamento emotivo” .

Queste scoperte ci aiutano a conoscere con maggiore profondità il meccanismo della neurotrasmissione serotoninergica e di conseguenza  ci permettono una maggiore comprensione e nuove possibili cure per importanti patologie come l’ansia, la depressione e l’autismo.

http://www.annamariagiancaspero.it

http://www.popsci.it/svelato-cosa-succede-nel-cervello-quando-siamo-felici.html

Pubblicato il Maggio 18, 2018Maggio 16, 2018

Dipendenza affettiva: quali possono essere alcuni segnali

Brenda Schaeffer, psicologa americana, pone  nel suo libro Is it love or is it addiction? alcune domande per valutare  se nella  propria relazione sentimentale esiste o meno una dipendenza affettiva . Leggiamole insieme e acquistiamo maggiore consapevolezza sul nostro tipo di rapporto.

  • Hai scoperto da relazioni passate che hai la tendenza a idealizzare le persone?
  • Lui ti piace così com’è o cambieresti qualcosa?
  • Ti concentri principalmente su come ti tratta piuttosto su com’è effettivamente?
  • Ti fa sentire sempre speciale?
  • Il responsabile della tua sicurezza e felicità è il tuo partner?
  • Ti senti in ansia se non sei con lui?
  • Scatta il panico se lui non ti chiama?
  • Hai una lista di aspettative che lui deve soddisfare per farti sentire amata?
  • Pensi di non poter vivere senza di lui?
  • Sei terrorizzata all’idea di perderlo?
  • Ti senti vuota e sola quando lui non c’è?
  • Cerchi di avere il controllo sulle sue azioni?

 

http://www.annamariagiancasepro.it

 

Pubblicato il Aprile 13, 2018Settembre 7, 2018

Bulimia sessuale

Il concetto di sexual addiction, o di bulimia sessuale, è stato introdotto per la prima volta in un testo del 1988 firmato da Reed e Blain.

La dipendenza da sesso esiste ed è una patologia che può arrivare a distruggere le relazioni interpersonali.
Nella bulimina sessuale, il sesso diventa un bisogno che va soddisfatto a tutti i costi, una necessità che viene prima di tutte le altre.

La promiscuità, il bisogno di fare sesso con più persone, diverse, diventa più o meno la regola .

Il fenomeno colpisce indistintamente uomini e donne.

La terapia è lavorare sulla rimozione delle dipendenze, con un lungo percorso terapeutico.

http://www.annamariagiancaspero.it

Pubblicato il Aprile 3, 2018Settembre 29, 2022

Anoressia sessuale e Bassa Libido

L’anoressia sessuale indica il poco o nessun desiderio di contatto sessuale.

Anoressia significa “appetito interrotto”; i soggetti, sia uomini che donne, soffrono di una  mancanza dell’interesse o del desiderio sessuale.

Sia problemi fisici che emotivi possono portare all’anoressia sessuale.

Essa può essere difficile da diagnosticare e non esiste un unico test per identificarla; tuttavia gli esami del sangue possono mettere in evidenza  un deficit di livelli ormonali che possono interferire con la libido.

Parlare con un sessuologo può aiutare a comprendere le cause e le possibili complicazioni che hanno portato a questo problema, attraverso una terapia e delle prescrizioni comportamentali, che abbiano come obiettivo finale l’acquisizione  un atteggiamento sano nei confronti del sesso.

Pubblicato il Febbraio 13, 2018Novembre 14, 2019

Difficoltà orgasmica al femminile

Difficoltà orgasmica , quali possono essere le cause?

Uso di farmaci – I farmaci antidepressivi e anti-emicrania possono avere un effetto devastante sulla vita sessuale delle persone, far ritardare l’orgasmo o renderlo quasi impossibile da raggiungere. E il discorso non vale solo per le donne, ma anche per per gli uomini.
Rimuovere, poi, il “pensiero ossessivo“: se ci si fissa sul volere avere un orgasmo a tutti i costi, affermano gli esperti del settore, è la volta buona che non lo si ottiene.
Non solo rapporti completi – Il rapporto completo non è l’unica strada per raggiungere l’orgasmo: secondo la ricerca del The Sun, infatti, in questo modo raggiungono il piacere massimo in modo regolare solo il 20% delle donne, ovvero 1 su 5.
Molte altre donne si concentrano invece su posizioni che stimolano anche la parte esterna dell’organo sessuale: una strada, secondo gli esperti, che dovrebbe essere percorsa da molte più donne, per vivere la sessualità con maggiore rilassatezza e più divertimento.
Alcolici e superalcolici – Mentre un paio di drink aiutano a sciogliersi un po’, più di un paio rischiano invece di farci arrivare
sotto le lenzuola…con solo la voglia di dormire. L’alcol, spiegano gli esperti, è infatti un analgesico che blocca gli impulsi
sensoriali a livello locale e centrale, ed esercita un’azione sedativa sul cervello, smorzando il sistema nervoso simpatico. Tutti
effetti che possono provocare l’inibizione del piacere.
Vescica troppo piena – Se la vescica è troppo piena, il rapporto sessuale può stimolare ulteriormente il desiderio di fare pipì, e il fastidio che si percepisce inibisce il raggiungimento del piacere. Non dimenticare di farla prima per assicurarsi una seccatura in meno, sia dal punto di vista fisico che mentale, assicura Edwards.
Alimentazione? Meglio se povera di grassi – Condizioni mediche come il colesterolo alto e l’insulino-resistenza hanno la capacità di inibire le prestazioni sessuali: «Possono infatti rilasciare nella circolazione sanguigna le placche di grasso, che possono andare a intasare le piccole arterie che irrorano gli organi sessuali, sia maschili che femminili, alterando il flusso di sangue e riducendone la sensibilità», spiega Edwards. Passare a una dieta povera di grassi e mangiare molta frutta e verdura può favorire il desiderio sessuale, anche nel caso in cui non si perda peso.
La tensione muscolare è importante – Molte donne credono di dover essere il più rilassate possibile durante un rapporto sessuale per raggiungere il massimo del trasporto. Se, da una parte, questa affermazione trova riscontro soprattutto dal punto di vista psicologico – è cioè necessario essere tranquilli per poter raggiungere l’orgasmo – dall’altra, però, «devono imparare anche a utilizzare la giusta tensione muscolare per facilitare le sensazioni piacevoli – spiega Malcolm Vandenburg, esperto di salute sessuale -. La tensione muscolare è infatti spesso necessaria per raggiungere l’orgasmo.

Secondo la mia esperienza, la maggior parte delle donne impara ad avere orgasmi utilizzando proprio una discreta quantità di tensione
muscolare che viene da gambe, addominali e glutei». Fondamentale, in particolare, la contrazione dei muscoli del pavimento pelvico, ovvero quelli che sorreggono la vagina, l’utero, l’uretra e l’ano.

 

fonte   www.sole24 ore- dicembre 2012

 

 

 

Annamaria Giancaspero

  • Via Vincenzo Monti, 8
    Milano 20123
  • solosuccessi@annamariagiancaspero.it
  • +39.0246712315
  • www.annamariagiancaspero.it
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