COSA SPINGE LE DONNE A DESIDERARE UNA GRAVIDANZA ?
Diventare mamma è un’esperienza unica e sicuramente bellissima.
Ma perché le donne sono spinte dal desiderio di mettere al mondo un bambino?
Le motivazioni, soprattutto oggi, possono essere diverse.
La principale motivazione dovrebbe essere il coronamento dell’amore di una coppia.
Tuttavia, oggi, le motivazioni sono anche altre.
La prima potrebbe essere la voglia di sentirsi realizzate in quanto donne.
Una donna attraversa diverse fasi nella sua vita e una delle più alte forme di realizzazione potrebbe essere quella di diventare madre.
Altro motivo che spinge le donne a procreare è il tentativo di consolidare il rapporto con il marito/partner.
Molte coppie, anche sposate, possono attraversare dei momenti di crisi e di incomprensione.
Si pensa a volte che mettere al mondo un figlio possa essere la soluzione migliore.
Se in alcuni casi questo è vero, d’altro canto, però, potrebbe rivelarsi un tentativo fallimentare in quanto la coppia potrebbe separarsi e il bambino non riceverebbe le giuste cure e il giusto affetto.
Un’ulteriore motivazione deriverebbe da uno stereotipo sociale.
Secondo i dettami della nostra società, ad una certa età è previsto che una donna trovi una stabilità con un uomo e si dedichi, oltre che al lavoro e alla carriera, anche alla vita da madre.
Infatti, quando una donna si rende conto che la sua cerchia di amiche è in gravidanza o ha già avuto un figlio, potrebbe sentirsi istigata a diventare a sua volta mamma.
Essere genitore vuol dire assumersi delle responsabilità e garantire cure, amore, vicinanza e felicità al bambino.
È fondamentale essere consapevoli del perché si desideri diventare madre.
GENITORI: TRA RESPONSABILITÀ E PREOCCUPAZIONI
Se molti genitori dicono ‘non mettere al mondo dei figli’ forse un motivo c’è.
Ovviamente lo dicono in modo scherzoso, anche se un fondo di verità potrebbe esserci.
Essere genitore comporta una serie di responsabilità, doveri e spesso preoccupazioni.
Nonostante le diverse forme familiari (coppie di fatto, genitori biologici e non, single, famiglie ricostituite, ecc…), rimane invariata la necessità di instaurare una relazione positiva con i propri figli e garantire loro un percorso di crescita armonioso e meno turbolento possibile.
Oggi, però, sono molti i genitori che lamentano una serie di preoccupazioni e si sentono in difficoltà a gestire diverse situazioni.
È per questo motivo che si è registrato un numero crescente di sostegno alla genitorialità.
Il sostegno alla genitorialità non è altro che un intervento psicologico di accompagnamento per gli adulti che aiuta loro a superare gli ostacoli nel loro ruolo genitoriale.
Questo tipo di percorso va ad indagare diverse aree: dialogo con i figli, stile educativo, stile comunicativo, rapporto genitore-figlio.
Grazie a quest’intervento è possibile supportare i genitori nel loro ruolo, promuovere la loro consapevolezza sull’importanza di questo compito, accrescere e/o modificare il loro stile educativo.
Tutto questo si può realizzare solo dopo aver compreso paure, ansie e modalità comunicative del figlio.
Il sostegno alla genitorialità non va inteso come un intervento per famiglie problematiche o che hanno vissuto un trauma; bensì come un intervento utile a tutte le famiglie per far sì che i figli possano essere seguiti nel migliore dei modi, per migliorare le dinamiche familiari e per eliminare ogni tipo di ansia e preoccupazione.