Il cuore e il cervello sono connessi tra di loro?
Diverse ricerche evidenziano che persone a rischio vascolare per diabete, ipertensione, cardiopatia, hanno più possibilità di sviluppare cambiamenti cerebrali.
Inoltre, pare che vi sia una correlazione tra problemi cardiovascolari e demenza.
Un’interessante ricerca dell’Università di Edimburgo ha sottoposto alcune persone a risonanza magnetica.
Dalla risonanza è emerso che maggiori sono i fattori di rischio di una persona, peggiore sarà la sua salute mentale.
Fumo, ipertensione, diabete, obesità, pressione elevata sono tutti fattori che mettono a rischio il cuore con compromissione della struttura del cervello.
Dalla risonanza magnetica si nota, inoltre, che la sostanza grigia diminuisce e alcune aree del cervello si restringono notevolmente.
I problemi al cuore, dunque, hanno un impatto negativo anche sul cervello.
Simon Cox, autore principale della ricerca, sottolinea che ci sono aspetti sui quali non abbiamo il controllo, ad esempio i geni.
I geni contribuiscono all ’invecchiamento cognitivo e cerebrale.
Tuttavia, dice Cox, possiamo esercitare il controllo su altri fattori per evitare che questo declino sia prematuro o improvviso.
È bene, pertanto, tenere sotto controllo alcuni importanti fattori come fumo, alcol, cibo, stress, ipertensione, ecc.
Maggiori sono i rischi che mettono a rischio il cuore, maggiori saranno quelli che metteranno a rischio anche il cervello.
Fonte: Popular Science