Il narcisismo è un disturbo di personalità.
Il DSM-5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) inserisce il narcisismo nel Cluster B, ovvero in una categoria che comprende disturbi con eccessiva manifestazione delle emozioni, drammaticità e teatralità.
La persona con disturbo narcisistico considera sé stessa al centro dell’attenzione.
Il narcisista manca di empatia e coinvolgimento emotivo.
Questi soggetti tendono a circondarsi di persone di ceto sociale elevato e benestanti.
Hanno un senso di ‘grandiosità’ e superiorità connesso al loro costante bisogno di ammirazione.
Il narcisista deve soddisfare un bisogno psicologico dato dalla ricerca frequente e assidua dell’approvazione e di riconoscimenti da parte degli altri.
Si tratta di persone che appaiono altezzose e spesso offensive, incapaci di comprendere gli stati d’animo altrui.
I narcisisti spesso sfruttano le persone e non ne riconoscono i bisogni; gli altri diventano individui con scarso valore.
Pare che la percentuale di narcisisti nel mondo odierno stia aumentando.
Una delle spiegazioni maggiormente condivise è relativa al fatto che oggi si vive in una società di apparenze e si ricercano sempre approvazioni da parte degli altri.
Gran parte della popolazione rende pubblica la propria vita condividendo foto e descrizioni sui social, nell’ottica di acquisire notorietà, di dare un’immagine perfetta di sé e della propria vita.
Questa costante ricerca di attenzione porta le persone a considerare gli altri al pari di oggetti utili ai loro scopi.
Le persone diventano un mezzo per raggiungere dei fini e non vengono considerate nel loro valore etico, morale, sociale, personale, emotivo.
Con disturbi di questo calibro la terapia si rivela necessaria e utile al fine di promuovere un miglioramento e un cambiamento.