AMORESSIA: L’ ANORESSIA DEI SENTIMENTI

L’amoressia, chiamata anche anoressia sentimentale, è il rifiuto di nutrirsi dei sentimenti.

Il riferimento all’anoressia è infatti scontato.

L’anoressica nervosa si priva del cibo e “l’amoressica” dei sentimenti.

Questo tipo di comportamento può dipendere da diversi fattori ed esperienze.

Tra le più influenti vi sono la separazione e l’abbandono, soprattutto in età infantile.

L’amoressia può anche paragonarsi alla philophobia (paura di amare). Anche questo disturbo dipende da esperienze dolorose e traumi sperimentati in tenera età.

L’amoressica tenta di esercitare un rigido controllo sulle emozioni e di non lasciarsi andare.

Il suo motto, pertanto, diventa: Non amo per non soffrire.

L’anoressia sentimentale colpisce principalmente il genere femminile che, in alcuni casi, adotta comportamenti tipicamente maschili.

Maggiormente presente negli uomini è invece la bulimia sentimentale.

Essa consiste in una ricerca continua di relazioni affettivo-sessuali che, una volta consumate, vengono ‘vomitate’ per ricercarne delle altre.

Nel caso della bulimia sentimentale alcune cause sono da ricercarsi in comportamenti ormai comuni nella società.

Basti pensare agli speed-date o ai one-night-stand (avventure da una notte).

Questi e altri fenomeni simili favoriscono l’incontro tra corpi e non tra persone.

In questo modo risulterà più facile sviluppare l’anoressia o bulimia sentimentale.

Inoltre, sarà più facile innalzare delle difese per proteggersi da eventuali sofferenze e delusioni d’amore.

ESPERIENZE DOLOROSE IN UOMINI E DONNE

La vita regala esperienze piacevoli ma anche dolorose.

Le esperienze dolorose si possono superare; tuttavia non sempre si dimenticano completamente e non tutti manifestano la stessa forza per superarle.

Pare che le donne siano più forti degli uomini nel superare e dimenticare i momenti tristi e dolorosi della propria vita.

A dimostrarlo è un recente studio dell’Università di Toronto che ha condotto un’analisi mettendo in luce le differenze tra i sessi nel superare il dolore.

È emerso che gli uomini ricordano chiaramente le loro precedenti esperienze dolorose risultando più stressati e sensibili quando ritornano nei luoghi in cui avevano vissuto l’evento negativo. Ciò, invece, non emerge tra le donne.

I ricercatori hanno elaborato una situazione sperimentale per giungere a questi risultati.

Le persone accedevano ad una stanza dove sperimentavano bassi livelli di dolore causati dal calore e ne valutavano l’intensità. Successivamente sperimentavano un dolore più intenso.

Una volta riportati nella stanza del test, gli uomini riportavano un livello del dolore più alto di quello sperimentato precedentemente e più alto di quello delle donne.

Essere in grado di far fronte alle esperienze tristi e dolorose aiuta a non rimanere ancorati al passato.

Se i ricordi dolorosi diventano un pensiero fisso, l’equilibrio della persona può essere compromesso. Pertanto, qualora il dolore risulti troppo intenso e difficilmente superabile, chiedere aiuto ad uno specialista può rivelarsi efficace.

Fonte: Popular Science