IL SEDUTTORE SERIALE

Il seduttore seriale è una persona che vuole piacere a tutti i costi!

Il “piacere a tutti i costi” può, dunque, divenire una vera dipendenza, paragonabile  a quella dell’alcool, del cibo, del lavoro.

Chi ne soffre è spinto ad affascinare e ammaliare il prossimo, traendo una gratificazione e  un compiacimento tale da incrementare la sua autostima. Spesso sono manipolatori. La persona che seduce in modo compulsivo ha bisogno di nutrire il suo ego e sentirsi continuamente apprezzata.

Il seduttore seriale, per riuscire nel suo intento, studia la persona nei gusti, nei bisogni, nelle preferenze, negli atteggiamenti e su questi fa leva per raggiungere il suo obiettivo: “ la seduzione”.

La sua finalità non è unicamente di tipo erotico o legata all’avere infiniti  rapporti occasionali.

l’obiettivo primario, infatti, è unicamente la soddisfazione di un’inesauribile spinta narcisistica.
Queste persone legano il proprio valore personale alla riuscita di “tali conquiste”; pertanto, sono dipendenti dalla risposta comportamentale altrui.

Si può curare un seduttore seriale?

Prima di tutto è necessario che il protagonista lo desideri realmente, poi il lavoro sarà di  incrementare l’autostima profonda  con un percorso di sostegno  psicologico, in quanto spesso alla base di questo comportamento si nascondono,  affetti negati o un  no riconoscimento  dalle figure genitoriali, che inducono il seduttore al bisogno incessante di ammaliare, e sedurre, per ricucire la ferita affettiva del passato.

Annamaria Giancaspero

ESPERIENZE DOLOROSE IN UOMINI E DONNE

La vita regala esperienze piacevoli ma anche dolorose.

Le esperienze dolorose si possono superare; tuttavia non sempre si dimenticano completamente e non tutti manifestano la stessa forza per superarle.

Pare che le donne siano più forti degli uomini nel superare e dimenticare i momenti tristi e dolorosi della propria vita.

A dimostrarlo è un recente studio dell’Università di Toronto che ha condotto un’analisi mettendo in luce le differenze tra i sessi nel superare il dolore.

È emerso che gli uomini ricordano chiaramente le loro precedenti esperienze dolorose risultando più stressati e sensibili quando ritornano nei luoghi in cui avevano vissuto l’evento negativo. Ciò, invece, non emerge tra le donne.

I ricercatori hanno elaborato una situazione sperimentale per giungere a questi risultati.

Le persone accedevano ad una stanza dove sperimentavano bassi livelli di dolore causati dal calore e ne valutavano l’intensità. Successivamente sperimentavano un dolore più intenso.

Una volta riportati nella stanza del test, gli uomini riportavano un livello del dolore più alto di quello sperimentato precedentemente e più alto di quello delle donne.

Essere in grado di far fronte alle esperienze tristi e dolorose aiuta a non rimanere ancorati al passato.

Se i ricordi dolorosi diventano un pensiero fisso, l’equilibrio della persona può essere compromesso. Pertanto, qualora il dolore risulti troppo intenso e difficilmente superabile, chiedere aiuto ad uno specialista può rivelarsi efficace.

Fonte: Popular Science

Analfabetismo emotivo

Avete mai sentito parlare di alessitimia e di disturbi somatoformi? Probabilmente no.

L’alessitimia, nota anche come analfabetismo emotivo, è un disturbo che rende incapaci di riconoscere e descrivere a parole le proprie emozioni e quelle altrui.

Gli individui che soffrono di questo disturbo non sono consapevoli delle motivazioni per le quali non sono in grado di provare e riconoscere le emozioni. Il test utilizzato oggi per diagnosticare l’alessitimia è il TAS-20 che serve a rivelare la difficoltà di individuare emozioni, la difficoltà nel descrivere sentimenti altrui e a verificare se il pensiero è orientato quasi sempre solo all’esterno e non verso sé stessi.

L’alessitimia è spesso associata ai cosiddetti disturbi somatoformi: si tratta di disturbi psichici che prevedono la presenza di sintomi fisici non attribuibili a malattie di natura somatica.

Ricercare le cause di questi sintomi è difficoltoso in quanto al paziente non è stata diagnosticata alcuna malattia e appare sano; a differenza di alcuni soggetti somatomorfi che descrivono minuziosamente i loro disturbi, ad esempio dolore acuto al cuore, cefalea, ecc.  riportano ad esempio sensazioni di nausea e dolori diffusi.

L’associazione tra alessitimia e disturbi somatomorfi, insieme alla secrezione di cortisolo, è stata oggetto di molto ricerche e molte di queste hanno permesso di identificare l’associazione di questi disturbi come parametro dello stress. L’elevata presenza di  cortisolo circolante, inoltre, è indice di sintomi che possono essere sia di natura fisica che psichica.

Sapevate che, molte persone, a seguito di una rottura sentimentale, separazione, forte litigi  tende ad ingrassare? Spesso  la causa  è  da riconoscersi nell’ elevata presenza di cortisolo nel sangue.

Le ricerche per questi disturbi e sintomatologie vanno ancora avanti ,ma la certezza che si ha è che si tratti di disturbi psichici che possono nuocere al benessere psicofisico delle persone.

Il sesso: un’ottima medicina

Una delle poche certezze che abbiamo è che il sesso comporta dei benefici fisici e mentali.

Il sesso è come una medicina in grado di agire sull’autostima, sulla memoria, sul sonno e molto altro; pertanto astenersi dall’attività sessuale comporta una serie di “effetti collaterali” che incidono su fattori fisiologici e soprattutto psichici.

Nonostante ci sia chi sostenga che può fare a meno del sesso, in realtà non è proprio così.

Sapevate che il sesso contribuisce a creare anticorpi utili al nostro sistema immunitario e quindi ci permette di non ammalarci spesso? O che aiuta nella produzione di sostanze chimiche nel cervello che migliorano il nostro grado di felicità e l’umore?

Ebbene, questi sono solo alcuni dei vantaggi derivanti dal sesso.

Un altro beneficio consiste in una migliore capacità di addormentarsi: chi si astiene dall’attività sessuale potrebbe faticare di più ad addormentarsi in quanto, durante il sesso, viene rilasciato un ormone legato al sonno.

La troppa astinenza potrebbe anche indebolire la nostra memoria, la nostra resistenza muscolare e potrebbe portare ad un calo della libido.

Inoltre, l’astinenza potrebbe rivelarsi la causa di alcuni problemi durante i futuri atti sessuali ovvero minore lubrificazione nella donna e disfunzione erettile temporanea negli uomini.

Avere una vita sessuale attiva è importante per il benessere psico-fisico.

L’astinenza, così come la dipendenza dal sesso, possono essere un ostacolo per la serenità dell’individuo, pertanto, anche nella sfera sessuale bisogna trovare un equilibrio.

http://www.popsci.it/sesso-i-10-effetti-collaterali-dellastinenza.html

@annamariagiancaspero