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Solo Successi di Annamaria Giancaspero

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Tag: dialogo

Pubblicato il Maggio 20, 2020Luglio 5, 2022

LA COPPIA

In molti conducono o hanno condotto una vita di coppia.

Ma cosa vuol dire la crescita di una #coppia?

La coppia viene definita come un sistema complesso costituito dall’interazione tra due individui, ciascuno con una propria storia affettiva e una diversa personalità.

La formazione di una coppia, per alcuni autori, prevede il susseguirsi di alcune fasi. La prima è sicuramente l’innamoramento, caratterizzato in primis dall’attrazione e dalla comunicazione.

Fino a qui sembra tutto rosa e fiori finché, però, non bisogna imparare a tollerare le differenze con l’altra persona. In seguito, con la consolidazione del rapporto ci si sente maggiormente sé stessi, si collabora sempre di più e si stabiliscono degli obiettivi di vita comuni.

Quando due persone decidono di mettersi insieme è come se effettuassero una trattativa di affari. Una coppia, con il tempo e con la costruzione di un legame, condivide degli obiettivi comuni e impegna le proprie risorse personali per il buon funzionamento della relazione.

Se le risorse da impiegare sono elevate e non si ha una corrispondenza, allora il rapporto di coppia è sicuramente compromesso. Interrogarsi sul perché si stia assieme e sulla condivisione o meno di alcuni obiettivi permette di capire se la coppia è destinata a stare insieme oppure fallire.

Ovviamente, l’evoluzione di una coppia non è semplice infatti si possono alternare momenti di stabilità a momenti di turbolenza.

Una coppia può funzionare se si è in grado di capire gli stati mentali dell’altro, se si è in grado di comunicare e si è motivati a risolvere eventuali conflitti.

Innamorarsi è un’esperienza totalizzante per una persona, tuttavia sono necessari impegno e motivazione.

Ognuno di noi è diverso caratterialmente, ha una propria storia, un proprio passato, degli schemi di pensiero più o meno condivisibili. Questi sono tutti aspetti da considerare quando si impara a conoscere un’altra persona e si decide di formare una coppia.

Dr.ssa Annamaria Giancaspero

Pubblicato il Gennaio 3, 2019Dicembre 16, 2018

COSA ASPETTARSI QUANDO SI VA DALLO PSICOLOGO

Chiunque richieda per la prima volta un appuntamento dallo psicologo potrebbe sentirsi perplesso e agitato.

Queste sensazioni sono dovute principalmente al fatto che non si sa cosa aspettarsi.

Il punto di partenza per i colloqui è l’anamnesi.

L’anamnesi consiste nella raccolta di dati biologici, psicologici e sociali.

I primi appuntamenti hanno come obiettivo la conoscenza tra psicologo e paziente e l’instaurarsi di un rapporto di alleanza e fiducia.

Le informazioni che verranno rilevate riguardano vari aspetti e aree della vita di una persona.

L’anamnesi va condotta a diversi livelli.

Si parte innanzitutto da dati oggettivi quali età, professione, matrimonio, figli, età dei figli, ecc.

In seguito, si raccolgono dei dati soggettivi che comprendono la descrizione di eventi personali ed emozioni e affetti associati a questi.

Nel corso dell’anamnesi personale, lo psicologo deve essere a conoscenza del tipo di istruzione della persona, delle sue scelte scolastiche, universitarie, lavorative; pertanto sarà importante indagare le motivazioni di queste scelte, eventuali ostacoli, qualità della relazione con amici, compagni e colleghi.

Altre informazioni importanti riguardano la vita personale quindi le relazioni amicali e sentimentali: numero di relazioni, matrimonio, eventuali separazioni/divorzi, presenza o assenza di figli, gravidanza (desiderata o non), ecc.…

Ulteriori aspetti che possono essere indagati riguardano le abitudini quindi hobby, passioni, sport, curiosità e interessi.

Infine, possono essere richiesti i cosiddetti life events ovvero quegli eventi che hanno connotato positivamente e/o negativamente la propria vita.

Gli argomenti da poter trattare nel corso dei colloqui sono moltissimi e focalizzati sulla problematica da risolvere ed elaborare.

Una buona anamnesi è un buon punto di partenza per il conseguimento di un successo terapeutico.

E’ necessario affidarsi a persone competenti , non siate diffidenti e se ne sentite la necessità affidatevi al terapeuta.

Pubblicato il Dicembre 6, 2018Novembre 29, 2018

GENITORI: TRA RESPONSABILITÀ E PREOCCUPAZIONI

Se molti genitori dicono ‘non mettere al mondo dei figli’ forse un motivo c’è.

Ovviamente lo dicono in modo scherzoso, anche se un fondo di verità potrebbe esserci.

Essere genitore comporta una serie di responsabilità, doveri e spesso preoccupazioni.

Nonostante le diverse forme familiari (coppie di fatto, genitori biologici e non, single, famiglie ricostituite, ecc…), rimane invariata la necessità di instaurare una relazione positiva con i propri figli e garantire loro un percorso di crescita armonioso e meno turbolento possibile.

Oggi, però, sono molti i genitori che lamentano una serie di preoccupazioni e si sentono in difficoltà a gestire diverse situazioni.

È per questo motivo che si è registrato un numero crescente di sostegno alla genitorialità.

Il sostegno alla genitorialità non è altro che un intervento psicologico di accompagnamento per gli adulti che aiuta loro a superare gli ostacoli nel loro ruolo genitoriale.

Questo tipo di percorso va ad indagare diverse aree: dialogo con i figli, stile educativo, stile comunicativo, rapporto genitore-figlio.

Grazie a quest’intervento è possibile supportare i genitori nel loro ruolo, promuovere la loro consapevolezza sull’importanza di questo compito, accrescere e/o modificare il loro stile educativo.

Tutto questo si può realizzare solo dopo aver compreso paure, ansie e modalità comunicative del figlio.

Il sostegno alla genitorialità non va inteso come un intervento per famiglie problematiche o che hanno vissuto un trauma; bensì come un intervento utile a tutte le famiglie per far sì che i figli possano essere seguiti nel migliore dei modi, per migliorare le dinamiche familiari e per eliminare ogni tipo di ansia e preoccupazione.

Pubblicato il Novembre 8, 2018Novembre 6, 2018

SEI UN ‘ABILE’ BUGIARDO?

“Le bugie hanno le gambe corte”: quest’affermazione non è del tutto vera.

Si pensa che a lungo andare le bugie vengano scoperte e la verità nascosta venga a galla.

Tuttavia, grazie anche a studi scientifici, è stato rilevato che smascherare le bugie è un compito molto difficile.

Ci sono dei cosiddetti “segni rilevatori” che vengono gestiti benissimo da chi è abile a mentire. Questi segni rivelatori generalmente sono la tendenza a distogliere lo sguardo, l’irrequietezza, le esitazioni, parole incerte, gesticolazione più marcata, spiccata deglutizione.

Gli “abili” bugiard isanno mascherare questi segni e controllano le classiche reazioni istintive di chi ha paura di essere scoperto. Essi mantengono il contatto visivo con gli interlocutori e si mostrano sicuri di sé nei discorsi che pronunciano.

A evidenziare le caratteristiche degli abili bugiardi è stato uno studio condotto dall’Università di Edimburgo. Nella ricerca sono state coinvolte 24 coppie di persone che prendevano parte ad una caccia al tesoro computerizzata. I giocatori dovevano decidere se essere sinceri o mentire riguardo il nascondiglio del tesoro.

I risultati hanno dimostrato che la sicurezza di chi affronta un discorso vero si ritrova anche in chi è abile a mentire: in questo modo anche i discorsi falsi verranno accettati come veritieri.

C’è dunque chi è in grado di controllare e sopprimere dei segnali quando mente.

Fonte: Popular Science

Pubblicato il Ottobre 23, 2018Ottobre 23, 2018

INTIMITA’ DI COPPIA

L’intimità è ciò che mantiene in vita una relazione e che porta le persone ad amarsi l’un l’altro.

La chiave del successo di una coppia è forse l’intimità stessa dove per intimità non si ci riferisce esclusivamente all’atto fisico o all’attrazione ma a qualcosa di più. Intimità è gioire insieme, è condivisione, è dialogo ed è percepirsi l’un l’altro.

L’autrice Erica Francesca Poli definisce l’intimità un contatto molto profondo: un’alchimia.

Trovare la giusta intimità con una persona non è facile e, talvolta, la monotonia e le abitudini che si sono create in una coppia portano ad allontanarsi e a darsi per scontato.

Negli anni, spesso accade che vengano meno le dovute attenzioni nei confronti del/la proprio/a partner e in questo modo la complicità tenderà a diminuire.

Tutte le coppie possono attraversare dei momenti di crisi e difficoltà che potrebbero rappresentare una minaccia all’intimità che si è costruita nel tempo.

Ritrovare l’equilibrio e la stabilità è possibile, basta impegnarsi e avere come obiettivo comune il benessere della coppia.

Qualora i problemi appaiano irrisolvibili e/o di natura psicologica l’intervento di uno specialista può rivelarsi un’ottima strategia e una terapia di coppia, se intrapresa volentieri da entrambi, non può che portare a esiti favorevoli e ad un nuovo inizio.

http://www.annamariagiancaspero.it

Pubblicato il Giugno 26, 2018Giugno 8, 2018

Le regole per litigare bene

Una coppia non è mai esente da litigi e incomprensioni: fanno parte della relazione e, perché no, aiutano a non cadere nella monotonia e a conoscersi meglio. Un ostacolo, infatti, può essere un’occasione per scoprire qualcosa in più dell’altra persona.

Quando si affronta una discussione o un litigio i toni potrebbero scaldarsi e gli insulti, sarcastici o meno, non mancano quasi mai.

Erica Francesca Poli scrive che per litigare nella giusta maniera bisogna evitare i cosiddetti quattro cavalieri dell’apocalisse di Gottnam: Critica, Atteggiamento di Difesa, Disprezzo e Fare Muro.

Questi 4 elementi non vi suoneranno sicuramente nuovi, anzi, molti di voi staranno già ricordando situazioni in cui li ha sperimentati.

Quando qualcosa non va, si è soliti partire da una critica che diventa in realtà una critica verso la persona piuttosto che verso una situazione; “sei il solito ritardatario, sei un egoista”, “questa casa è un disastro perché sei disordinato”: questi sono solo alcuni esempi comuni a tutti.

Una critica di questo tipo alimenta maggiormente i diverbi e porta la coppia a scontrarsi sempre più. Alla critica quindi seguirebbe il contrattacco o la classica reazione “combatti o fuggi”.

Sia l’attacco che la fuga sono comportamenti che non permettono la risoluzione del conflitto ma che potrebbero portare uno dei due partner ad alzare un muro in quanto ci si convince che il dialogo sia inutile.

Una volta innescati questi meccanismi, bisognerebbe preoccuparsi di disinnescarli per evitare sofferenze a sé stessi e al partner.

Per ottenere comprensione ed esprimersi in modo da non ferire l’altro bisogna imparare a comunicare in modo non violento: in questo modo voi, come singoli e come coppia, sarete in grado di affrontare al meglio un problema o un diverbio.

 

 

Fonte: Anatomia della Coppia di Erica Francesca Poli

Pubblicato il Maggio 11, 2018Maggio 9, 2018

Le emozioni nella coppia

Innamorarsi è una delle cose più belle che possa accadere nella vita di una persona. Tutto ci appare diverso, siamo sempre sorridenti, pensiamo positivo: viviamo quasi in una bolla dove ci siamo solo noi e il/la nostra partner. L’amore, inoltre, lo si vive più intensamente quando pensiamo di aver trovato la persona giusta, quella che ci capisce e che pensiamo di conoscere alla perfezione.

Ma siamo sicuri che ci conosciamo veramente? Siamo certi di interpretare correttamente le emozioni e i comportamenti di chi ci sta accanto e che tanto diciamo di amare? Le coppie emotivamente intelligenti, in questo, sono molto brave.

L’intelligenza emotiva consiste nella consapevolezza delle proprie emozioni e questo, dunque, permette di capire gli altri e intendersi con loro. E’ proprio l’intelligenza emotiva la chiave di felicità in una coppia.

Pensate a quante volte le donne vogliano parlare a tutti i costi con il loro partner che in quel momento è preso dalla rabbia e non darebbe retta a nessuno: questo ovviamente porta la coppia ad un conflitto da dover superare.

Per evitare che si verifichino situazioni di questo tipo, sarebbe necessario sottoporsi ad un profiling emotivo che corrisponde allo studio delle emozioni delle persone. Capire l’insorgere dell’emozione, la sua durata e persistenza e il momento del suo declino può essere fondamentale per la coppia. E’ proprio questo che ci permette di mantenere in vita la sintonia e la stabilità di coppia.

Un approccio di questo tipo è chiamato Analisi Emotivo-Comportamentale di coppia e/o famiglie ed è utilizzato da specialisti ai quali è possibile rivolgersi in casi di difficoltà nella comunicazione, mancanza di dialogo e problemi che possono compromettere la felicità della coppia e/o della famiglia.

Fonte:  ‘Anatomia della coppia’ di Enrica Francesca Poli

 

Annamaria Giancaspero

  • Via Vincenzo Monti, 8
    Milano 20123
  • solosuccessi@annamariagiancaspero.it
  • +39.0246712315
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